PELO, una rivista irriverente sulla quale pullulano rigogliosi i peli di giovani illustratori e scrittori.

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1-Innanzitutto chi è Pelo e come è nata l’idea di questo magazine?

In una calda serata primaverile alcuni studenti di illustrazione dell’ISIA di Urbino si ritrovano all’abituale aperitivo del dopo studio. Sfiniti dalla routine e dagli argomenti accademici estremamente seri e noiosi, decidono di divertirsi un po’. Forse è stato merito della stanchezza o forse dell’ubriachezza, sta di fatto che la mattina seguente la voglia di dar un po’ di brio alla nostra vita e di autocelebrarci per la bellezza dei nostri disegnini è rimasta.

Nasce così PELO, una rivista irriverente sulla quale pullulano rigogliosi i peli di giovani illustratori e scrittori: biondi, mori, rossi, riccioluti e radi. Ha peli dappertutto, sulla copertina, nell’indice, tra i caratteri e nelle illustrazioni, l’unico posto in cui non sembra averne affatto è la lingua.

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2-Per ora sono usciti solo due numeri, quali temi avete analizzato e c’è qualcosa in particolare che vi ha entusiasmato trattare?

Abbiamo esordito con PELO N°1, Il sesso, in cui si può trovare tutto ciò che gira attorno alla sfera sessuale: dalle pratiche più caste a quelle più trasgressive, dalla masturbazione in solitaria all’orgia numerosissima, dai vibratori rudimentali di Cleopatra alle sex machine odierne.

PELO N°2, Manie e fobie è dedicato ai disturbi psichici. È un tema molto ampio, vi sono veramente un’infinità di patologie con diverso grado d’importanza, dalle forme più leggere a quelle più gravi. Abbiamo trattato quelle più lievi facendo ironia ma senza dimenticare che ci sono persone che soffrono per il loro stato.

Ci siamo divertiti e appassionati in egual modo nella realizzazione di entrambi i numeri, la cosa più eccitante è vedere il lavoro finito e riuscire a dedicare il giusto tempo e attenzione alla lettura di tutta la rivista per farsi sorprendere dal lavoro degli altri.

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 3-Quando sarà l’uscita del prossimo numero? e soprattutto se vi va dateci qualche anteprima…

Il prossimo numero uscirà nell’autunno, potremmo farlo uscire anche in estate ma sinceramente non ne abbiamo voglia!

Sarà molto femminista e cercherà di abbattere un altro tabù: parleremo di mestruazioni. Oltre ad essere molto affezionati a questo tema, data la maggioranza femminile, abbiamo ricevuto una proposta di sponsorizzazione da parte di LINES.

Per spostare l’attenzione sul problema della tassazione sugli assorbenti, LINES ha deciso di dar voce a dei giovani laureandi e neolaureati come noi, ben noti per la loro mancanza di liquidi.

Nel nostro prossimo numero, oltre a trovare il nostro immancabile inserto dello Zio Molesto, avrete in omaggio anche un campione della linea LINES Seta Ultra e la scatolina in latta progettata dal nostro staff peloso.

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 4-So che non siete pochi a collaborare a questo magazine, come fate a mantenere un’aria serena tra di voi? quale è il vostro segreto?

Litighiamo molto, forse è un bene che viviamo tutti sparpagliati per l’intera penisola o daremmo origine alla notizia più rilevante della cronaca nera di Pomeriggio Cinque. Barbara D’Urso ci potrebbe ricamare per un mese intero!

Dietro PELO le decisioni non vengono prese da persone garbate come la regina Elisabetta ma bensì da venticinque illustratori con un grado di delicatezza e sensibilità che farebbe impallidire anche un camionista bulgaro ubriaco.

Dopo gli insulti, la felicità per l’accordo comune spazza via i malumori fino alla successiva questione. Il litigio s’è rivelato più volte positivo per il miglioramento della rivista ed è dimostrazione di quanto il gruppo tiene ad essa.

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5-Con quali strategie vi state facendo largo nel mondo dell’editoria? Che consiglio dareste a chi come voi vuole lanciarsi nel mondo dell’editoria?

Abbiamo provato la via classica, ossia partecipare ai festival di editoria indipendente, essere attivi sui social ed essere simpatici con i clienti. Ma questo non basta a placare la nostra sete di notorietà, oltretutto vorremmo dedicare il nostro tempo alla cura di noi stessi in qualche centro termale austriaco, delegando i lavori più faticosi e noiosi a qualche ragazzino col diploma professionale in cerca di stage.

Con l’arrivo dell’estate abbiamo ingaggiato alcuni fotografi che seguiranno le star del momento tra Isole Eolie, Porto Cervo, Portofino e Capri. Quello che abbiamo in mente è il ricatto, i VIPs saranno messi nella condizione di scegliere tra fare i testimonials di PELO o vedersi ritratti in situazioni poco convenienti su Novella 2000.

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 6-Ho visto che trattate temi molto delicati, come mai avete deciso di intraprendere questa strada un po’ tortuosa?

Basti non pensare che siano argomenti delicati. Il sesso, le manie e le fobie, sono aspetti della vita che in qualche modo riguardano ogni singola persona della Terra e purtroppo diventano un problema per il pregiudizio di altri.

La consapevolezza e l’accettazione della diversità ha fatto sì che ricercassimo la risata nei giochi di parola, nelle situazioni esasperate e nelle citazioni più improbabili, mai nello scherno delle persone.

Si può dire che PELO, oltre a strappare un sorriso o una risata, vuole contribuire a riportare argomenti tabù sul piano della normalità e della naturalezza.

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 7-Prospettive per il futuro?

Vorremmo conquistare il mondo e ce la faremo, abbiamo riguardato tutte le puntate di Il mignolo col Prof., analizzato tutti i loro errori e ad ora abbiamo attivato un piano per avere una tiratura e una distribuzione di PELO alla pari di quella della Gazzetta dello Sport entro il 2018. Preparatevi che l’anno prossimo troverete la nostra rivista in ogni bar italiano!

Successivamente espanderemo la nostra vendita anche all’estero con la traduzione in 5 lingue: inglese, spagnolo, russo, francese e giapponese, tedesco no perché l’ironia tedesca è un pochino complicata.

A quel punto dal 2019 sarà tutto in discesa, star del calibro di Lady Gaga o Katy Perry ci pregheranno di gestire la comunicazione e la scenografia dei loro tour, Woody Allen si ispirerà al nostro magazine per i suoi futuri film e vinceremo il compasso d’oro. Così, a mani basse!

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Ringraziamo Pelo per la loro divertentissima intervista.

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